venerdì 15 gennaio 2010

Cena per dieci

Sarà anche vero che facebook mi ha allontanato dal blog per troppo tempo, ma guardate un po' cosa è successo......


Venerdì sera. Appuntamento alle 20 in piazza. Dopo "soltanto" 25 anni!
Come da vecchio copione, prendo la macchina passo a prendere Teresa che abita nel mio stesso paese, e poi giù a prendere a casa dei genitori, Tiziana la mia carissima compagna di banco per cinque bellissimi e irripetibili anni.
La madre sulla porta, con le solite raccomandazioni: chi guida? - io- rispondo, allora non bere mi raccomando, - marì so astemia non ti ricordi??- ah vabbè meglio! Non cominiciare stasera però!
Ci scappa da ridere, mentre sta manfrina va avanti, abbiamo 44 anni e una media di tre figli a testa, e stiamo qui a farci trattare come diciottenni alla prima uscita! Ma ormai il clima da revival è partito e noi ce ne godiamo a starci dentro.
Finalmente si parte. La strada è buia e tortuosa, i chilometri da fare nè tanti nè pochi, ma li facciamo con calma chiacchierando tra noi e godendo dei nostri primi ricordi. Mi rendo conto di quante cose avevo dimenticato, oppure accantonato nell'angolo più nascosto della mente.
Siamo in piazza. Sarà questa? Noi siam in orario. Ma non si vede nessun movimento particolare.
Ragazze ma se non scendiamo dalla macchina, come fanno a vederci? E' buio, siamo sicuramente diverse, e pure loro, mica è facile eh!!
Passiamo dieci minuti a fumare (io che ero l'unica viziosa delle tre) e a guardarci in giro sospette e curiose, decidiamo di mandare un msn all'unico contatto che in questo momento abbiamo.
Dopo tre minuti, si stagliano nell'ombra del viale, tre sagome, che non potrei proprio definire familiari,
ci chiamano per nome, solo allora mi rendo conto di chi sta venendoci incontro.
Onestamente devo dire che il tempo è stato clemente con loro, ma anche loro manifestano la stessa sensazione, e ce lo dicono subito, con tutta la semplicità di vecchi amici.
Grandi baci e abbracci, è stato veramente coinvolgente questo primo momento. Mario, Vittorio, e Antonio T. Il secchione (chiedo perdono) è diventato "carismatico", il bello è sempre bello anche se ha messo qualche chilo, lo scostante (solo perchè arrivato al terzo anno) è simpaticissimo tanto che pare un'altra persona.
Aspettiamo gli altri.
Vien su dal vialone una figura snella, lo guardo, mi chiama per nome, è Enrico, (core mio!) ci salutiamo per primi e poi via via gli altri.
Un attimo dopo giro lo sguardo, da una scalinata di fronte scende facendo gli scalini a quattro a quattro,
l'andatura è la sua non c'è dubbio! Antonio C.
E si continua con baci e abbracci, sguardi di sorpresa e pacche sulle spalle!
Ma si sta facendo tardi, noi tre che siam arrivate lì ormai da mezzora siamo come pinguine, il freddo c'è e l'aria di montagna lo rende ancora più pungente. Si decide per andare al calduccio del ristorante anche senza gli altri.
Ci sentiamo solo noi schiamazzare per le vie, come all'uscita della scuola, e pure se siamo un po' fuori tempo, non sembra che ce ne freghi più di tanto!
Il calduccio del ristorante ci accoglie, ci sediamo un po a caso come il primo giorno di scuola, la cena sta per iniziare.
Finalmente i due ritardatari arrivano! Tanto per cambiare uno si chiama Antonio!R e un'altro, che saluto ciao ciao ma proprio non lo riconosco, faccio finta di nulla, e appena si siede do di gomito a Tiziana
e gli chiedo -ma chi è? - Roberto. Roberto A. "Ecco non è cambiato niente" mi dice Tiziana, facendo un sorrisetto ironico, "ti passa inosservato come una volta!"
Uhm ci penso su, ma proprio non mi torna in mente cosa come e quando. Però mi ricordo che stava al banco dietro il mio, e qualche volta mi punzecchiava la schiena con la matita e mi faceva inacidire!
Aspettiamo ancora.... dovrebbe arrivare.... indovinate chi? Antonio C. naturalmente! ma si capisce che forse non ha avuto il permesso ( eh) di venire.
Mangiamo va. E intanto si chiacchiera amabilmente, ci raccontiamo un po di noi, della nostra vita successiva e scopro con piacere che i miei compagni bene o male hanno trovato dei buoni impieghi o son liberi professionisti ben avviati.
Il proprietario del ristorante, con discrezione, poggia un paio di microfoni sul tavolo, e sentiamo la musica partire, in alto c'è uno schermo che non avevo notato. Cantiamo?? ma si dai!
Cori sconnessi e vocioni da stadio, poi, resto sola a cantare, e si fa il silenzio più assoluto intorno a me.
Enrico mi fissa incantato, gli altri mi stanno fotografando (orrore) qualcuno fa una ripresa. Continuo, sto sudando, è finita finalmente. Scroscia un applauso fragoroso, qualcuno fischia, sono sorpresi, non sapevano di questa mia passione. I complimenti si sprecano, e se è una presa in giro non ci faccio caso.
Si è fatto troppo tardi, è ora di andare ognuno per la sua strada, qualcuno propone di farne ancora,
ha ragione è stata una bellissima serata. Ma dobbiamo aver pazienza per organizzarci per avere con noi anche chi è sparso per l'Italia, come Monica e Luisa, come Stefania,Massimo, o come chi non siamo riusciti a rintracciare in nessun modo come Alfredo e Luigia, o come Fabiola e Angelo che proprio non potevano.
Ce ne andiamo, a malincuore, ognuno con le sue personalissime sensazioni dentro, io ridendo al ricordo di quando smontarono tutte le porte delle aule del nostro corridoio e le invertirono in modo che nessuna si potesse chiudere!
Sarà stata pure una serata Amarcord, ma è stato bello scoprire, che il tempo ci è scivolato addosso senza scalfirci, eravamo tutti belli, giovani, e ancora AMICI.!!!!!

8 commenti:

Silvia ha detto...

Ciao e bentornata! :)

Cavoli che seratina...
Pensa, i miei compagni di liceo organizzano ogni anno una cena di classe.
Io però non sono mai andata, preferisco rivedere singolarmente le persone a cui tengo.

Non siamo mai stati una classe unita...Purtroppo o fortunatamente, per alcuni versi.

A presto!

p.s.allora sai cantare?! :)

Punzy ha detto...

vedi che il modo reale e' bello quanto quello virtuale??

Chit ha detto...

Qualsiasi tuffo nel passato, scolastico o di altro genere che fosse, mi ha sempre dato forti emozioni e belle sensazioni quindi non fatico proprio a credere a quanto letto ;-)

Un abbraccio

@enio ha detto...

il reale è sempre il reale ! ritrovarsi dopo tanto tempo fa sempre piacere, la prima volta e poi che è difficile ricombinarle ste serate... sopratutto se ci sono di mezzo mogli e figli...

Pellescura ha detto...

Adoro l'amarcord...

Anonimo ha detto...

e brava lady..queste cene revival anche se i connotati ogni anno cambiano sempre di piu cementano delle belle amicizie, quelle dell'infanzia, che non si possono scordare. Anche io con ne faccio ogni 5 anni con i compagni delle elementari e siamo quasi sempre piu di 30....bentornata

Anonimo ha detto...

ah scusa mi sn dimenticato di firmarmi...sono leo...

AkTaRuS ha detto...

Sono capitato qui per caso. È strano ed affascinante leggere vecchi blog di vita vera di persone che ormai hanno abbandonato questa "attività".